Ciao. Intanto complimenti come sempre. Sono un po' confuso. Da un lato mi sembra di capire che con il cambio di bandiera il Kirghizistan stia affermando l'indipendenza dalla Russia. Dall'altro invece l'ingresso di beni dalla Germania significa che sono una sorta di passaggio per l'Europa per commerciare con la Russia e Putin la visita? In questo caso si può dire che il paese mantenga ancora relazione di sottomissione nei confronti della Russia o sta semplicemente adottando una politica capitalistica per cui può monetizzare sulle tasse di transito?
Ciao Giuseppe, grazie intanto per il commento. Secondo me l'aspetto interessante sull'ingresso di beni come veicoli elettrici e pezzi di ricambio riguarda più la Germania: c'è poco da stupirsi che un'economia dell'Asia Centrale sia dipendente dalla vicina Russia - dalla Cina in altri casi, come la Mongolia -, ma di certo fa rumore che i vari ordini di blocco imposti dall'Occidente vengano aggirati in questo modo da uno dei Paesi occidentali più influenti. Sicuramente, poi, questo cambio all'interno della bandiera stride con quella che è la dipendenza kirghisa dalla Russia (che non si limita solo alle tasse di transito). Allego questo pezzo interessante sul tema: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/linsostenibile-dipendenza-da-mosca-34705.
Ciao. Intanto complimenti come sempre. Sono un po' confuso. Da un lato mi sembra di capire che con il cambio di bandiera il Kirghizistan stia affermando l'indipendenza dalla Russia. Dall'altro invece l'ingresso di beni dalla Germania significa che sono una sorta di passaggio per l'Europa per commerciare con la Russia e Putin la visita? In questo caso si può dire che il paese mantenga ancora relazione di sottomissione nei confronti della Russia o sta semplicemente adottando una politica capitalistica per cui può monetizzare sulle tasse di transito?
Ciao Giuseppe, grazie intanto per il commento. Secondo me l'aspetto interessante sull'ingresso di beni come veicoli elettrici e pezzi di ricambio riguarda più la Germania: c'è poco da stupirsi che un'economia dell'Asia Centrale sia dipendente dalla vicina Russia - dalla Cina in altri casi, come la Mongolia -, ma di certo fa rumore che i vari ordini di blocco imposti dall'Occidente vengano aggirati in questo modo da uno dei Paesi occidentali più influenti. Sicuramente, poi, questo cambio all'interno della bandiera stride con quella che è la dipendenza kirghisa dalla Russia (che non si limita solo alle tasse di transito). Allego questo pezzo interessante sul tema: https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/linsostenibile-dipendenza-da-mosca-34705.
Grazie!