Che tempo che fa
#40 Mappe - Canarie 🇮🇨: soltanto a Tenerife si possono trovare undici microclimi differenti. Sull'arcipelago spagnolo il clima è un'incertezza continua, e c'entra l'Oceano Atlantico.
Ciao! Buon settembre con la puntata #40 di Mappe, la newsletter che ti parla di storie, culture e persone. Un Paese alla volta.
Ogni tanto capita che vado pure in vacanza, e quindi ti parlo dei miei viaggi: la scorsa estate è stato il turno della Bretagna, quest’anno tocca alle Canarie.
Prima di iniziare, i soliti reminder: puoi leggere le scorse puntate di Mappe nell’archivio, e consigliare la newsletter al tuo barista di fiducia. Esatto, quello a cui puoi liberamente chiedere “il solito, grazie!”. Ma soprattutto:
Venti e incendi
Sono stato circa due settimane a esplorare Tenerife e Gran Canaria. Due posti pazzeschi, che a pochi km di distanza ti offrono la possibilità di fare surf e di salire su un vulcano alto 3.700 metri: ovviamente il giorno dell’ascesa al Teide sono stato buttato giù dal divano da un sms che mi avvisava di incendi (nei giorni centrali di agosto c’è stato un grande incendio boschivo) e alte temperature che avrebbero messo a rischio la passeggiata sul vulcano.
Poco male - il Teide lo abbiamo comunque visto, seppur soltanto in funivia - e nemmeno una grossa sorpresa, se penso che per i due giorni successivi su tutta l’isola di Tenerife è stato istituito il divieto di balneazione a causa del vento.
Alle Canarie, e in particolare a Tenerife, i repentini cambiamenti climatici sono violenti e all’ordine del giorno. Ma soprattutto all’ordine di chilometri.
11 microclimi differenti
Stiamo già parlando di isole - sette, nel complesso, quelle che formano l’arcipelago delle Canarie - molto peculiari a livello morfologico, e molto distanti anche a livello climatico. Basti pensare che tra Tenerife e Gran Canaria ballano un centinaio di km, ma il semplice fatto che Gran Canaria sia più rivolta verso il continente africano la rende decisamente più calda di almeno 5-6 °C.
Se fosse soltanto questo, dirai, lo abbiamo già visto. Ma c’è di più: il fatto veramente peculiare è che sulla sola Tenerife sono ormai attestati ben 11 microclimi differenti.
C’entra l’oceano? Certo: la varietà dei microclimi si attribuisce alla sua posizione geografica nell’Oceano Atlantico. Quella delle Canarie è, infatti, una corrente marina fredda, che influisce sulle temperature mantenendole relativamente stabili durante tutto l’anno, come mi ha confermato un venditore ambulante argentino, di Rosario. Poi entrano in gioco l’altitudine, i venti e la topografia, fattori che creano ulteriori differenze climatiche all’interno di Tenerife.
Questo si osserva benissimo man mano che ci si avvicina, ad esempio, alla vetta del Teide: fino a 1500 metri la vegetazione verde è ancora fitta, perché fino a quelle altitudini i fenomeni piovosi sono piuttosto consistenti - per quanto possano esserlo a quelle latitudini -, ma spostandosi sempre più in alto il paesaggio diventa quasi lunare, privo di alberi.
Le stesse distanze si osservano non solo in altezza, ma anche spostandosi da un lato all’altro dell’isola, in un’ora di macchina soltanto. Il nord, ad esempio, è esposto ai cosiddetti venti alisei e registra temperature decisamente più rigide del sud, dove il paesaggio è decisamente più roccioso, arido e dove si concentrano la maggior parte delle spiagge nere dell’isola.
Allo stesso modo, una città costiera come Santa Cruz de Tenerife offre temperature decisamente più miti e perturbazioni più ridotte, mentre a pochissimi km di distanza San Cristòbal de la Laguna viaggia su temperature che d’estate non superano i 25-26 °C.
Se dovessi consigliarti alcuni motivi per cui visitare Tenerife, il primo riguarderebbe sicuramente il Teide: è incredibile che su un’isola così piccola si sia sviluppato un vulcano così mastodontico. Ha eruttato 16 volte negli ultimi 12.000 anni e una delle sue eruzioni più recenti ha innalzato la montagna di ben 200 metri, portandola ai 3.715 metri.
A seguire c’è sicuramente il surf: anche se non è una tua passione, è un’esperienza molto meno proibitiva di quanto possa sembrare.
Per il resto, tra spiagge e punti naturalistici da visitare, preparati a vedere il clima cambiare da un km all’altro. E a vedere soltanto inglesi in giro per le città, manco fossimo a Liverpool.
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E per finire
La foto più aesthetically pleasing vista di recente:
Alcuni link utili letti negli ultimi giorni: cosa ci ha detto il caso che ha coinvolto l’ex presidente della Federcalcio spagnola Luis Rubiales, quanto e dove si vuole espandere l’Arabia Saudita (ne avevamo parlato anche qui su Mappe), come sta andando la controffensiva ucraina, cosa può significare l’allargamento dei Brics.
Il podcast da non perdere: si stanno svolgendo i Mondiali di basket nelle Filippine. C’è anche l’Italia, che da poco ha vinto una partita al cardiopalmo con la Serbia: prima di partire, Nicolò Melli e Gigi Datome - i due alfieri della Nazionale - hanno lanciato Afternoon. Te lo consiglio anche se non segui il basket, o forse proprio perché non lo segui:
Con la puntata di oggi puoi anche scoprire ClickUp: un’app che ti permette di conservare ciò che ti serve in un unico luogo sicuro. Fai clickup qui e scaricala gratuitamente!
Grazie e a presto!