Da architetto/urbanista posso dire che di realo meraviglie in questa lista ci sono forse solo il viadotto e l'inceneritore per la valenza tecnica e la capacitdi costruire un nuovo paesaggio realmente contemporaneo. Per il resto abbiamo qualche mega-edificio autoreferenziale (tra i quali una blanda imitazione del grattacielo alto un miglio di Wright) e una infrastruttura che invece di portare ad un ripensamento dell'idea di cittΓ e della sua fruizione si limita ad attraversarlo. Purtroppo questa Γ¨ la fedele rappresentazione delle scuole di architettura contemporanea devastate dalle riviste di archiettura e dall'ombra delle archi-star (sempre piΓΉ fiema e sempre meno archietti) e nelle quali so fa finta di non sapere che l'edificio non Γ¨ una monade, ma una parte di un tutto (paesaggio, contesto, chiamiamolo come ci pare) e devastate dal
Il punto credo sia proprio la direzione che i progetti di trasformazione urbana -o sarebbe meglio dire di "brandizzazione" urbana- stanno prendendo. Le cittΓ , soprattutto le metropoli, sono in concorrenza planetaria per attirare investitori, aziende e turisti e cercano di trasformarsi in marchi pagando fior di quattrini archisyar che distribuiscono a pioggia (fino quatttini) edifici firmati in giro per il mondo. Purtroppo raramente si tratti interventi site-specific (non disturbiamo il genius loci, per caritΓ ), costruendo luoghi uguali ad altri, che si traducono il piΓΉ delle volte in operazioni di gentrificazione che allontanano i residenti e lo sostituiscono con i city users (ricchi).
Articolo top! Grande andre!
Grazie Fil β€οΈ
Articolo che ho letto con molto interesse, grazie! Come gli altri che scrivi dβaltrondeβ¦.
Unico βneoβ (ma Γ© un personalissimo pensiero) riguarda il momento βhyggeligβ col cappuccino di soiaβ¦.a me lo rovinerebbe ma sono punti di vista! Buon lavoro
Grazie mille Michele!
Da architetto/urbanista posso dire che di realo meraviglie in questa lista ci sono forse solo il viadotto e l'inceneritore per la valenza tecnica e la capacitdi costruire un nuovo paesaggio realmente contemporaneo. Per il resto abbiamo qualche mega-edificio autoreferenziale (tra i quali una blanda imitazione del grattacielo alto un miglio di Wright) e una infrastruttura che invece di portare ad un ripensamento dell'idea di cittΓ e della sua fruizione si limita ad attraversarlo. Purtroppo questa Γ¨ la fedele rappresentazione delle scuole di architettura contemporanea devastate dalle riviste di archiettura e dall'ombra delle archi-star (sempre piΓΉ fiema e sempre meno archietti) e nelle quali so fa finta di non sapere che l'edificio non Γ¨ una monade, ma una parte di un tutto (paesaggio, contesto, chiamiamolo come ci pare) e devastate dal
Grazie Massimo, bello leggere un punto di vista piΓΉ βtecnicoβ.
Effettivamente non tutte quelle incluse sono cosΓ¬ straordinarie a livello tecnico, alcune le ho volute inserire perchΓ© mi sembrano una sintesi efficace della direzione che stanno prendendo oggi i contesti urbani. Anche il βCristo Redentoreβ Γ¨ una delle meraviglie del mondo moderno piΓΉ per simbolismo che per eccezionalitΓ .
Il punto credo sia proprio la direzione che i progetti di trasformazione urbana -o sarebbe meglio dire di "brandizzazione" urbana- stanno prendendo. Le cittΓ , soprattutto le metropoli, sono in concorrenza planetaria per attirare investitori, aziende e turisti e cercano di trasformarsi in marchi pagando fior di quattrini archisyar che distribuiscono a pioggia (fino quatttini) edifici firmati in giro per il mondo. Purtroppo raramente si tratti interventi site-specific (non disturbiamo il genius loci, per caritΓ ), costruendo luoghi uguali ad altri, che si traducono il piΓΉ delle volte in operazioni di gentrificazione che allontanano i residenti e lo sostituiscono con i city users (ricchi).
"un manifesto di come lusso ed ecologia non debbano escludersi tra loro" .... okay...... π