Il 2024 del Giappone
#48 Mappe - Giappone 🇯🇵: un grave terremoto, un incidente aereo, uno scandalo di corruzione nel partito di maggioranza. E sono passate solo due settimane.
Ciao, buon lunedì e buon anno!
Non ci sentiamo da prima di Natale: la breve pausa porta con sé una novità che riguarda proprio il lunedì, da oggi il giorno in cui riceverai la nuova puntata settimanale di Mappe. Almeno fino al prossimo ritardo.
Ma non c’è male, il 2024 è iniziato bene sia per chi scrive che per la newsletter: il progetto Mappe continua a crescere, spero il più possibile nel corso di quest’anno.
Non per tutti, però, il 2024 è cominciato col piede giusto. Ad esempio, per il Giappone 🇯🇵 è stato un inizio inaspettatamente e tragicamente complicato: incidenti aerei, un grave terremoto e uno scandalo di corruzione che ha coinvolto il governo del primo ministro Fumio Kishida.
Ne parliamo con il primo ospite del 2024: Flavio Parisi, che vive a Tokyo da più di 10 anni e racconta il Giappone sul Post e con la sua newsletter. Non solo, di recente ha parlato di Taiwan (ne avevamo scritto anche qui su Mappe) e delle sue elezioni all’interno del podcast L’isola dei tre colori: lo trovi nei consigli a fine puntata.
La corrente Abe
Shinzō Abe è stato un politico conservatore giapponese, primo ministro del Paese per ben due volte, l’ultima di queste terminata nel 2020. L’8 luglio 2022 è stato assassinato a Nara, all’uscita da un comizio elettorale.
Il suo nome definisce la cosiddetta “corrente Abe” all’interno del PLD, di cui fanno parte i quattro ministri che si sono dimessi il 14 dicembre, dopo lo scoppio dello scandalo di corruzione: Hirokazu Matsuno, Yasutoshi Nishimura, Junji Suzuki e Ichirō Miyashita.
Lo scandalo sulle presunte tangenti sta movimentando le ultime settimane del governo conservatore di Fumio Kishida: lui non è indagato, ma la sua popolarità è nettamente in calo.
Parlare di “popolarità”, riferendoci alla politica giapponese, è in realtà piuttosto contraddittorio; di questo, e di come la popolazione si rapporta alla materia politica, mi ha parlato proprio Flavio:
Bisogna rendersi conto che in Giappone la politica è una realtà parallela e separata da tutto il resto; questo approccio è stato scientemente incentivato, da decenni, dalla politica stessa attraverso un sistema di educazione pubblica che rende quasi impossibile discutere di politica, formare una coscienza politica da cittadini, così come è stato minato lo studio della storia del Paese.
Da qui nasce quella che è la percezione della politica per i giapponesi: per definizione un mondo in parte sporco e compromesso, e dunque lo scandalo che ha coinvolto il partito al potere è vissuto come una questione piuttosto annunciata. Questo si direbbe per fare un discorso da bar giapponese, ma la realtà è che nei bar giapponesi non si parla di politica, se non tra persone in forte confidenza: a Taiwan, dove sono appena stato, si vive invece un clima di fervente entusiasmo, di grande maturità e consapevolezza politica.
Si parla di una cifra non dichiarata di circa 500 milioni di yen da parte di diversi membri appartenenti alla “corrente Abe”, che tutt’oggi rappresenta la fazione più ampia all’interno del partito di maggioranza PLD (Partito Liberal Democratico).
Anche altre cinque correnti del PLD, nelle ultime settimane, sono state coinvolte all’interno delle indagini: si ha già la percezione che possa essere il peggior scandalo mai vissuto dal partito giapponese.
Magnitudo 7.5
Non bastava lo scandalo di corruzione: il giorno di Capodanno, il Giappone centrale è stato infatti attraversato da una violenta scossa di terremoto, seguita da centinaia di altre scosse di assestamento susseguitesi nei giorni successivi.
A due settimane di distanza, il bilancio delle autorità parla di più di 200 morti e ancora un centinaio di dispersi. La scala Richter ha misurato un terremoto di magnitudo 7.5 nelle immediate vicinanze della penisola di Noto, nella prefettura di Ishikawa, ma gli echi hanno raggiunto in maniera piuttosto distinta anche la capitale Tokyo, a 300 km di distanza.
Il Giappone, negli ultimi secoli, è stato fortemente interessato da fenomeni sismici: dal peggior terremoto nella sua storia del 2011 (il terremoto del Tōhoku, con tsunami di 40 metri e oltre 100.000 edifici danneggiati) a quello di Hokkaidō nel 2018, la recente storia sismica giapponese ha fortemente contribuito a costruire una rapida ed efficiente struttura di risposta a questo tipo di eventi.
Ma, quasi ironicamente e per rendere più complicate le operazioni di soccorso, il tempismo dell’ultimo sisma è stato particolare, come mi spiega Flavio:
Il terremoto è arrivato nel momento più “indifeso” del Paese, come se fosse il dopo pranzo del 25 dicembre: questo momento della giornata, a Capodanno, è probabilmente il momento di massimo relax in tutto il Giappone, un Paese in cui rilassarsi è piuttosto raro. Quelle di fine anno sono le uniche vacanze in cui tutti gli esercizi del Paese chiudono, e questo non ha fatto che aumentare lo shock nelle persone.
Anche in questo caso, la reazione delle autorità è stata pronta ed efficiente, così come le strutture di emergenza immediatamente realizzate hanno permesso una corretta gestione della situazione. Nasce tutto dall’educazione a cui è stato abituato il popolo giapponese nella reazione a disastri ed emergenze:
Vivendo qui, mi sono accorto di quanto poco sia stato fatto in Italia in termini di educazione alla gestione di questo tipo di eventi: l’Italia è un Paese molto sismico, e gli stessi cambiamenti climatici produrranno sempre più disastri. La prevenzione di questo tipo di situazioni continua a essere lasciata “al caso” e “al dopo”, mentre anche in quest’occasione i giapponesi hanno mostrato la loro preparazione culturale ed efficiente mobilitazione.
L'aeroporto Haneda
Per chiudere l’inizio horror, purtroppo, serve aggiungere un terzo elemento. Le prime due settimane del 2024, in Giappone, sono state contraddistinte anche da un importante disastro aereo.
Martedì 2 gennaio, infatti, l’aeroporto Haneda di Tokyo ha assistito a uno scontro tra un aereo di linea della Japan Airlines, con a bordo più di 300 passeggeri, e un aereo della Guardia Costiera Giapponese con a bordo sei persone. Si è salvato solo il pilota di quest’ultimo, mentre l’evacuazione (qui un impressionante video pubblicato da parte di uno dei passeggeri) dell’aereo di linea ha causato soltanto alcuni feriti lievi, anche probabilmente per quell’educazione alla gestione delle emergenze di cui abbiamo appena parlato.
L’ultima notizia, in tal senso, riguarda un velivolo dell’All Nippon Airways: decollato il 14 gennaio da Sapporo, l’aereo è stato interessato da una crepa a un finestrino, che ha comunque permesso al Boeing 737 di atterrare pochi minuti dopo senza registrare feriti tra passeggeri ed equipaggio. Il fatto è però piuttosto significativo, dal momento che negli USA un Boeing 737 Max 9, il 5 gennaio, aveva perso un pezzo della fusoliera mentre era in volo. La Federal Aviation Administration (FAA) ha immediatamente ordinato alle compagnie americane di non utilizzare i propri Boeing 737 Max 9 fino a una nuova ispezione.
Buon 2024, anche e soprattutto al Giappone.
🇯🇵🇯🇵🇯🇵
E per finire
La foto più aesthetically pleasing vista di recente:
Alcuni articoli interessanti letti di recente: la reazione cinese alle elezioni di Taiwan, le foto sportive più belle del 2023, lo stato di emergenza di Ecuador (ne avevamo parlato in questa puntata).
Il podcast da ascoltare mentre sei in coda in macchina: L’isola dei tre colori, un vero e proprio diario di viaggio dall’isola Formosa a cura di Flavio Parisi.
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